Mele: la tradizione italiana e la sua biodiversità unica

31 Ott 2025News

Le mele italiane rappresentano una delle eccellenze della frutticoltura nazionale.
Sono frutti che incarnano secoli di tradizioni e custodiscono proprietà nutritive straordinarie.
Dalle valli del Trentino Alto Adige ai terrazzamenti della Valtellina, dalle colline piemontesi ai frutteti campani, questi frutti sono la sintesi perfetta tra qualità, territorio e sostenibilità.

La straordinaria biodiversità italiana: un primato mondiale

L’Italia vanta la maggiore biodiversità di mele al mondo, un patrimonio unico che affonda le radici in millenni di storia agricola.
Il nostro paese custodisce oltre 2000 varietà tra autoctone, tradizionali e moderne, molte delle quali ancora coltivate in diverse regioni italiane.

Questa ricchezza non ha eguali a livello globale: dalle antiche cultivar recuperate dai meleti storici alle varietà moderne selezionate per le condizioni specifiche di ogni territorio, passando per innumerevoli ecotipi locali che si sono adattati ai microclimi di ogni valle, collina e pianura.

Questa biodiversità rappresenta non solo un tesoro genetico inestimabile, ma anche una garanzia di resilienza agricola e un patrimonio culturale che lega indissolubilmente i territori alle loro produzioni.
Ogni regione italiana può vantare varietà esclusive, spesso legate a tradizioni centenarie e a saperi tramandati di generazione in generazione.

 

Le varietà delle mele italiane

L’Italia vanta un patrimonio melicolturico straordinario che abbraccia l’intero territorio nazionale, dal Nord al Sud. Scopriamo insieme alcune delle varietà più diffuse.

Nelle valli alpine del Trentino Alto Adige e della Valtellina prosperano varietà internazionali come la Golden, dalla buccia dorata e polpa croccante; la Red Delicious, dal colore rosso intenso; la Gala, con le sue striature rosse e l’equilibrio perfetto tra dolcezza e acidità.

Il Piemonte custodisce la pregiata Renetta Grigia di Torriana, con buccia ruvida e sapore complesso, considerata tra le migliori mele da forno.

Scendendo lungo la penisola, la Campania offre la celebre Annurca IGP, conosciuta come la “regina delle mele” per il suo sapore unico e le proprietà benefiche, con una polpa compatta, croccante e succosa che bilancia perfettamente dolce e acido.

La Limoncella, presente in diverse varianti regionali dal Lazio alla Calabria, si distingue per il suo caratteristico aroma agrumato e il colore giallo-verde.

L’altitudine, le escursioni termiche e le caratteristiche pedoclimatiche di ogni territorio conferiscono a queste mele caratteristiche organolettiche uniche, rendendo ogni varietà espressione autentica del proprio luogo d’origine.

 

Un patrimonio da custodire

La straordinaria biodiversità delle mele italiane è il frutto di millenni di selezione naturale e di lavoro contadino.

Ogni varietà racconta la storia di un territorio, delle sue condizioni climatiche, del suo terreno, della sua cultura.

Preservare questa ricchezza significa tutelare non solo la diversità genetica, ma anche le tradizioni, i saperi e l’identità dei territori italiani.

Scegliere mele italiane, privilegiando le varietà locali e antiche, significa contribuire alla conservazione di questo patrimonio unico al mondo e sostenere un modello di agricoltura sostenibile, legato al territorio e rispettoso dell’ambiente.

 

Ricetta salutare: mele cotte con cannella e mandorle

Ingredienti (per 4 persone):
Preparazione:
  1. Lavate le mele e svuotatele con uno scavino, lasciando il fondo integro
  2. Mescolate mandorle, uvetta, cannella e scorza di limone
  3. Riempite le mele con il composto
  4. Disponetele in una teglia, aggiungete il miele e una noce di burro su ogni mela
  5. Cuocete in forno a 180°C per 25-30 minuti
  6. Servite tiepide, eventualmente con un cucchiaio di yogurt greco

 

Addentare una mela croccante in questi giorni d’autunno significa assaporare la genuinità dei nostri territori e celebrare un patrimonio di biodiversità unico al mondo.